Sito di Carmelo Duro, giornalista e scrittore siciliano. 

 


Rosa Maria Ancona - Farfalla


Rosa Maria Ancona, nata a Castellamare del Golfo, vissuta per decenni a Roges di Rende in Calabria e ritornata ormai definitivamente nella cittadina trapanese, è un poeta (al maschile, come predilige Maria Luisa Spaziani) sempre più sorprendente che alimenta la curiosità e l’interesse letterario.
Adesso, per i tipi della Bonaccorso Editore di Verona, è uscito “Farfalla”, una pregevole   raccolta di poesie con le quali indaga il proprio tempo e l’ambiente con la genuinità esclusiva dei poeti ispirati e ti conduce per mano lungo i labirinti dei  sentimenti, del cuore, delle passioni.
Il libro si avvale di una puntuale e ricca prefazione di Pietro Barlassina che entra subito nel merito: ”Raramente un libro di poesia, soprattutto di questi nostri ultimi anni, sa scrutare a fondo il mistero dell’anima e spiccare il volo con l’umile coraggio di una farfalla, oltre la barriera dello spazio e del tempo”. E, puntualizzando, ancora: “La poesia di Rosa Maria Ancona non è una poesia dettata da esasperate pulsioni dei sensi, non è neppure un crogiuolo di materiche immagini (…) La sua poesia non indugia, né si adagia nel compiacimento di sé (…) Sa confrontarsi con i lievi moti dell’essere, con quei segreti  sussulti del cuore che ignora i complicati processi della mente e batte e respira in cristalline atmosfere, in dimensioni ora oniriche ora surreali …”.
Sensazioni queste che si confermano in ognuna delle cento paginette di cui è composto “Farfalla”. E l’autrice, come a voler seguire un percorso mistico-ascetico che deve condurla alla “nascita” e alla “rinascita”, conclude il suo viaggio con la sezione Samsàra termine col quale, nella filosofia indiana si indicano, appunto, la ”nascita” e la “rinascita”. Le altre due sezioni sono E’ là-là nella quale sembra volersi cullare nella sua “Trapani città di vento e di sale” accompagnata dalla nenia E’ là-là, mentre nella seconda, Eros e sogno, dove sono presenti anche accenti e toni  “prevertiani”,  Rosa Maria Ancona sviluppa “conversazioni” con un Amore lontano  (o sfuggente?)  del tipo: “Ma dove sei Amato? … / in un bicchiere di vino / o in un boccone di pane…? / Forse, semplicemente, / nel canto dell’uccello / fra due coni di pino …”.  Amore, Amato, con la “A” rigorosamente maiuscola.
Rosa Maria Ancona torna, dopo diversi anni, con questa nuova pubblicazione, “Farfalla” (l’ottava raccolta in ordine di tempo)  e apre la raccolta con una “pagina fuori testo”: le serve per (ri)presentarsi “non con l’abito scuro del lutto e della morte (…)Metto l’abito nuovo, allegro e bizzarro della domenica gioiosa e chiara di una  ‘saltata’  giovinezza, ‘fiduciosa’, come una pagina di versi appena scritti”.
C’è, in questa espressione, rabbia ma anche dolore e forse rimpianto per una vita difficile che lei ha saputo affrontare (affronta) con molta determinazione e tanto coraggio e che le consente di chiudere la “pagina fuori testo” così: “A salvaguardia della ‘Giustizia’, continuiamo a scrivere ‘Poesia’ “.
Dice un verso di Milosz, grande poeta e scrittore lituano che affronta il mistero dell’uomo davanti all’eternità, che “i poeti esibiscono sempre grandi sentimenti, ma essi hanno spesso un cuore freddo, anche se danno ad intendere il contrario, in primo luogo a sé stessi”. Si può escludere  un “cuore freddo” di Rosa Maria Ancona? Non si sa. A volte i poeti “abusano” dell’Io parlante e dell’Io narrante per un bisogno di partecipare ad altri la propria sofferenza o la letizia.

Carmelo Duro


 

Libri

Prima edizione 1987

Seconda edizione 1995

Seconda edizione 1995
Prima ristampa 1999