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"La
Valle d'Agrò" |
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Ecco: di questa
valle, di ciò che essa può offrire, di ciò che può
risvegliare o suscitare, del suo patrimonio (da quello
ambientale a quello artistico), della sua storia e del
perché merita di essere visitata, curata e
salvaguardata mi sono proposto di
parlare,ritenendo,innanzitutto, di fare cosa gradita
alle popolazioni dell'Agrò. (Carmelo Duro) |
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Note
critiche su "La Valle d'Agrò" |
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"...Notevole
è il contributo che il libro dà sia nel rendere più
pulsanti i fermenti di proiezione nei circuiti
turistici di questa stupenda e vaia zona dello Jonio,
sia a indurre riflessioni agli amministratori sulle
necessità di trovare momenti unitari..."
(Giovanni Trimarchi, Sindaco di Savoca, 1987). |
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"...Il
discorso riguarda dunque la memoria(...). Un uomo, un
popolo, una civiltà muoiono quando muore la loro
memoria ed oggi, nel contesto di un affastellamento di
messaggi(...) tante cose vediamo morire(...). E' per
questo che un libro come il tuo, una raccolta di fatti
e di memoria, un polittico di emozioni (...) suscita
in me rallegramento ..." (Melo Freni, giornalista
e scrittore, 1993). |
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"...
Un <viaggio> - questo di Duro - in cui i
problemi della Valle d'Agrò sono presentati in una
visione in cui bisogna sottolineare l'inversione di
tendenza per la proposta che essa presuppone di
considerare i beni ambientali valori da tutelare come
segni di identità storica e culturale ..."
(Giuseppe Cavarra, dialettologo, 1987). |
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"...<La
Valle d'Agrò> costituisce un'importante operazione
culturale mentre è auspicabile una adeguata volontà
politica..." (Giuseppe Campione, docente di
geografia politica a Scienze Politiche di Messina,
1988). |
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"...Intendiamoci.
Il volume può anche essere utilizzato, con indubbio
profitto, come una guida di tipo tradizionale da parte
dei turisti e/o degli abitanti meno sprovveduti
culturalmente, che abbiano il desiderio di acquisire
conoscenze di carattere storico, artistico, culturale
relative al territorio che visitano e/o in cui abitano
..." (Nino Genovese, giornalista, Gazzetta del
Sud, 1995). |
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"...
E' la radiografia di un paesaggio ... In cui
coesistono ancora stratificazioni diverse di culture e
di civiltà ... Sfogliare e leggere questo libro di
Duro è una ricreazione dello spirito ... Vi si
trovano etnografia e antropologiaculturale,
architettura, letteratura, arte, storia, tradizioni
popolari e religiose, leggende, araldica ...
Meritevole di essere accolto col dovuto interesse e
rispetto nelle scuole di ogni ordine e grado ..."
(Giovanni Occhipinti, critico, 2002) |
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